“ALTROVE, OVUNQUE” – VENEZIA 2007
….nei mesi precedenti al settembre 2007 ero messo così: pensieri postapocalittici monocromi o quasi, merli antropomorfi che affollavano i sogni e le tele. E così mi misi d’impegno e, con la preziosa complicità degli amici Daniela Stella e Mario Di Martino, mi esibii durante (ho detto “durante”, non “nella”) la 52ma Biennale Arte, si, proprio a Venezia, vicino a Rialto! E Maria Chiara Marzari, critica d’arte di Venezia News, mi presentò così:
L’Arte di capire il “reale” di Maria Chiara Marzari
“Durante la Biennale Arte, Venezia si scopre più che mai città dell’arte e per l’arte, luogo naturale di espressione artistica. Quadri, sculture, installazioni, video, gli stessi muri della città coperti di immagini permettono di entrare nell’universo del contemporaneo. E’ in questo fermento culturale che si inserisce l’intervento artistico di Mauro Di Leo. Protagonisti un luogo e una storia che si sviluppa come rielaborazione in chiave creativa di un sogno.
“Non sono sicuro che il mio lavoro possa essere classificato come “Arte” ma è frutto di un lungo e appassionato percorso fatto nel nome della ricerca della “Bellezza”, dove le mie piccole invenzioni ironiche possano trasmettere una piccola emozione o solo un breve sussulto di sorpresa. “
Altrove, ovunque” è una storia per immagini dipinte dunque, che conduce, attraverso un invisibile filo narrativo, dall’interno dello spazio espositivo, un locale pubblico – un bar caffetteria -, verso l’esterno nel Campo – Campo San Silvestro -, prologo e conclusione del percorso dove si scopre che l’altrove è più vicino che mai. Un utopico stravolgimento dello spazio fisico (il locale pubblico) per reinventare il contesto e al contempo fissare le immagini. Reale è ciò che tocchiamo, ciò che vediamo, ciò che in qualche modo è tangibile nella razionalità umana. E il sogno? Una realtà diversa, il sogno, che in qualche modo ci fa vivere sensazioni, emozioni forti e vere quanto è vera l’esistenza del nostro corpo. Il sogno svela la vita dei sensi, oltre l’umana realtà dei nostri occhi, oltre la vita del corpo, la vita dello spirito.
A cavallo tra l’immagine fumettistica bicolor e le visioni surrealiste, i quadri di Mauro Di Leo mostrano, supportati da una sapiente capacità di creare attraverso diverse tecniche (pittura, riproduzione fotografica, grafica, disegno), come l’artista stravolga i piani della narrazione visiva inserendo in contesti reali protagonisti del sogno.
“Ho già usato in passato il merlo in alcune mie opere a causa di una particolare simpatia che deriva sia dalle sue mansuete e buffe abitudini che da un misterioso feeling un pò esoterico che provo per questo volatile. Questa volta ho deciso di farlo diventare insieme protagonista e narratore del mio progetto”.
Una storia fatta di singoli fotogrammi, dove ogni quadro racchiude una sua propria entità pur facendo parte del tutto. La forza sta proprio nella capacità di esprimere equilibrio, tale da non negare la drammaticità di alcuni quadri o l’ironia di altri, ma di creare un percorso che sorprende e disorienta, mantenendo un registro chiaro e immediato.
Emerge evidente la capacità dell’Artista di fissare sulla tela percorsi dell’interiorità, che sapientemente traduce in costruzioni creative di diretto impatto sul pubblico. Mauro Di Leo riesce nelle sue creazioni a cogliere l’attimo e fissarlo, creando un quotidiano “normale”, codificato e riconoscibile, allo stesso modo legato alla realtà come al sogno, facilmente accessibile a tutti ma sapientemente in equilibrio tra ironia e provocazione.”